Un viaggio straordinario mi ha portato in Sudamerica, alla scoperta, tra panorami mozzafiato, dei coloratissimi popoli delle Ande. I Q’eros sono una comunità che vive in condizioni estreme tra le montagne andine, a oltre 4.000 metri di altitudine, in villaggi incastonati tra valli avvolte dalle nuvole e ghiacciai perenni, dove il tempo sembra essersi fermato.
Il frutto di questa avventura è un progetto complesso, il libro Q’eros: oltre le nuvole che, oltre alle foto, contiene anche il racconto del viaggio. Non è solo una raccolta di immagini, ma una narrazione visiva e testuale che porta il lettore nel cuore della vita dei Q’eros.
La passione per i popoli e le loro culture è stata la molla che mi ha spinto a intraprendere questo progetto: è stato l’avvio del sodalizio con Valerio Ballotta, esperto d’arte e fine art advisor, fondatore della GBK Malta Ldt-Culture18fineart, con cui poi ho intrapreso altre avventure. Mi ha affiancato anche il videomaker Giovanni Giusto.
"Ogni dettaglio dei q'eros riflette
l'anima delle Ande"
Ci siamo trovati di fronte a un popolo straordinario: vivono senza elettricità o acqua corrente, parlano l’antica lingua degli Inca e dipendono interamente dalla loro saggezza ancestrale e dai legami con la natura.
Praticano l’agricoltura di sussistenza, coltivando patate, mais e quinoa, e allevano alpaca e lama, che forniscono lana per i loro caratteristici abiti colorati.
La lana degli alpaca è particolarmente pregiata, conosciuta per la sua morbidezza, calore e resistenza. La tessitura è una delle loro arti più antiche e rispettate, dove ogni disegno racconta una storia e ogni colore ha un significato specifico. Vengono usate tecniche di tintura naturale, ricavando colori vivaci da piante, radici e insetti.
Ogni parte della vita dei Q’eros è profondamente intrecciata con le tradizioni ancestrali. Anche i loro rituali spirituali sono affascinanti: credono in un profondo legame con la Pachamama (Madre Terra) e gli Apus (spiriti delle montagne).
Le loro cerimonie includono offerte di foglie di coca, fiori e altri doni per ringraziare la natura e chiedere protezione e prosperità. Uno dei rituali più significativi è il “despacho”, una complessa offerta che viene preparata con grande attenzione ai dettagli e poi seppellita o bruciata come atto di devozione.
È un mondo completamente diverso da quello a cui siamo abituati. Durante il viaggio, abbiamo avuto l’opportunità di immergerci completamente nella loro vita quotidiana: hanno condiviso con noi i pasti, il lavoro per la comunità, perfino i riti spirituali. È stata un’occasione straordinaria per comprendere appieno la loro cultura millenaria e il loro modo di vivere in armonia con la natura.
L’obiettivo non era solo documentare questa esperienza straordinaria attraverso fotografia e video, ma anche preservare e condividere con il mondo la ricchezza culturale dei Q’eros. Per questo, con competenze e sensibilità complementari, il nostro gruppo ha cercato di creare un racconto autentico e toccante che catturasse la bellezza e la magia della Valle Sacra degli Incas.
"Nei q'eros vive la saggezza degli avi"
Questo viaggio è andato oltre la semplice documentazione fotografica: è stato un percorso di scoperta personale e di connessione con un mondo e una storia millenaria che ora è pronta per essere condivisa con il mondo.
La partecipazione attiva di Valerio Ballotta ha aggiunto una prospettiva unica al lavoro, testimoniando la profonda importanza culturale di ciò che stavamo documentando, e ha portato alla realizzazione di mostre presso la Galleria d’Arte Ceribelli di Bergamo e al Museo Il-Ħaġar-Heart of Gozo di Malta.